Da bambina, il mio cartone animato preferito era “Alice nel paese delle meraviglie”.
Possedevo il film d’animazione in formato VHS e, ogni volta che il nastro terminava, la mia domanda era sempre la stessa: “Lo guardiamo ancora?”
Come risultato, sapevo a memoria tutte le battute, mentre i miei genitori probabilmente maledivano il giorno in cui quella videocassetta era entrata in casa nostra.
Gli anni sono passati e il mio cervello ha immagazzinato altre cose, oltre alla storia di Alice. Per esempio, in un libro di psicologia ho imparato che la memorizzazione funziona proprio così: si ricorda più facilmente un input a cui siamo sottoposti più volte. Si memorizza con la ripetizione.
I bambini imparano velocemente non solo perché il loro cervello è “fresco” e ci sono ancora pochi ricordi nella loro memoria, ma anche perché giocano. Il gioco è ripetitivo, segue delle regola definite e permette di “mascherare” la ripetizione attraverso un’attività ludica non noiosa, rendendo l’apprendimento inconsapevole.
Gli adulti, invece, sono un’altra storia. La loro consapevolezza li porta a farsi tante domande e, specialmente, tendono a percepire i giochi come infantili.
Prendiamo il tuo caso di adulto o adulta che vuole imparare lo spagnolo. Quanto saresti disposto o disposta a metterti a giocare per raggiungere i tuoi obiettivi?
Io, personalmente, non molto. Però c’è un però.
Un’attività che faccio spesso, proprio come i bambini, è guardare la televisione. A dire il vero, come molti, preferisco i contenuti in streaming e devo ammettere che – tra questi – i cartoni animati esercitano ancora un certa attrattiva su di me.
Così, una sera, mi sono decisa a scegliere un film d’animazione. Prima di premere play, ho selezionato la lingua dalle impostazioni, cambiandola da italiano a spagnolo.
L’intreccio semplificato e le immagini mi hanno aiutata a seguire lo sviluppo della storia, pur comprendendo il linguaggio solo in parte. A distanza di alcuni giorni, ho ripetuto l’azione, proprio come facevo da bambina (ok, in modo un po’ meno ossessivo).
Se ti stai chiedendo se il cartone animato che ho scelto sia Alice nel Paese delle meraviglie, temo di doverti deludere.
Non l’ho mai detto a nessuno, ma il motivo per cui continuavo a guardare e riguardare quel cartone animato è che, dentro di me, ero convinta che prima o poi sarebbe successo qualcosa di nuovo.
In un “paese delle meraviglie” può succedere di tutto, pensavo.
Oggi penso che le meraviglie accadano con qualsiasi cartone animato, che può aiutarci persino a imparare lo spagnolo.
E allora… lo guardiamo ancora?
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E tu? Hai mai provato a guardare un film d’animazione in spagnolo? Quali sono i tuoi stratagemmi per memorizzare la lingua spagnola? Se ti va, racconta la tua esperienza in un commento.